Letteratura
Folle, esilarante, drammatico, delirante, geniale...
Gli aggettivi per descrivere la terza fatica di Tommaso Galligani nel suo percorso verso il coronamento di una quadrilogia Pulp, non sono mai sufficienti.
Iniziato con "Ricordami che devo ammazzarti" e "Sporcizia, stupore e una pioggia di morte", il cammino dello scrittore pistoiese si snoda tra situazioni distopiche e paradossali, venate di sottile ironia e sana psicopatia, che conducono il lettore alla meraviglia di gigantesche sculture a forma di dito medio scaturite dal nulla in tutto il mondo, e che costituiscono il delirante incipit de "Il futuro finisce presto", pubblicato da Edizioni Jolly Roger per la Collana "Pulp'n'Roll".
Un romanzo da divorare tra una risata cattiva e una riflessione profonda, che lascia un retrogusto polveroso da Day After, ma al tempo stesso fa fremere in attesa della prossima fatica letteraria di uno scrittore che conosce profondamente i canoni del Pulp e se ne serve per orchestrare le gesta di una ridda di personaggi che non potremo mai dimenticare... nemmeno in quel futuro che, secondo Galligani, finisce presto.
Imperdibile!
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